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OPERA IN CONCORSO  Sezione Grafica

Montanari Angelo | Avvoltoio
vedi ad alta risoluzione

Avvoltoio
acquerello e china, carta
48x34

Montanari Angelo

nato/a a Montecchio Emilia

residenza di lavoro/studio: Reggio Emilia (UNITEDKINGDOM)

iscritto/a dal 15 apr 2014

Altre opere

Montanari Angelo | bradipo gocciolante

vedi ad alta risoluzione

bradipo gocciolante
acquerello e china, carta
48x34

Montanari Angelo | armadillo

vedi ad alta risoluzione

armadillo
acquerello e china, carta
48x34

Montanari Angelo | lattaio

vedi ad alta risoluzione

lattaio
acquerello e china, carta
48x34

Descrizione Opera / Biografia


L’opera è un acquerello 48x34 su carta rappresente un animale fantastico/fantasmagorico, riprendendo l’idea della zoologia fantastica medievale dove la fantasia rende possibile l’impossibile/improbabile.
In merito si veda la seguente critica curata da Bolandrini Claudia per una mia mostra personale del 2012:
”Uno degli aspetti più caratterizzanti e coinvolgenti del medioevo gotico risiede sicuramente nell’interesse particolare che dedica alla vita in ogni sua valenza, da quelle più astratte e quasi ”biologiche” a quelle più radicate nell’esperienza umana reale o fantastica che sia. Nella prefazione del suo ”Medioevo fantastico” Baltrusaitis indica che: ”Con l’esaurirsi dell’iconografia romantica, consolidatasi sopra un terreno complesso, con i suoi mostri, i suoi prodigi antichi e orientali, formicolanti di una decorazione astratta o stilizzata, abbiamo l’esplosione di una flora viva e la genesi di belle figure umane che si evolvono verso la realtà e verso un ordine organico. L’ Occidente trionfa in Occidente, e si affranca da ogni predominio esterno.” Nella sua particolare ricerca artistica Angelo Montanari sembra invece voler compiere il processo inverso: non solo di recupero dell’iconografia medioevale, con il carico di elementi fantastici, antichi ed ”esotici” che presuppone, ma anche di permeazione di una cultura dell’immagine tipicamente occidentale a tradizioni, sensazioni e rimandi che richiamano il vasto mondo dell’arte orientale. Al pari dei dipinti ukiyo-e, che rappresentano scene di vita popolare (eroi della gente comune, cortigiane, lottatori di sumo, attori famosi) in atmosfere sospese e che agli occhi di uno spettatore occidentale risultano quasi magiche, l’artista inserisce i propri soggetti in paesaggi ovattati, prediligendo nella composizione lo spazio. Al centro è il vuoto, mentre le figure, prive di contesti o ambientazioni forti, fluttuano al di fuori del tempo, afone, in una dimensione bianca e appena accennata: un deserto, una città in lontananza, delle foglie, tutti vagamente accennati, proposti lievemente al pari di icone prive di scrigno e forti della propria nudità. Ad un primo sguardo è possibile individuare subito il debito che l’artista possiede nei confronti dei bestiari medioevali e in generale di tutto il mondo immaginifico e favoloso che attinge dalle letterature e dalle leggende del periodo, compreso il meraviglioso mondo descritto dal Prete Gianni nella missiva inviata a Manuele I Comneno in cui vengono descritti palazzi meravigliosi e altrettanto straordinari sudditi tra cui folletti, nani, giganti, ciclopi, centauri, minotauri, blemmi ecc…Altrettanto velocemente si scopre però, che tale debito è da considerarsi solamente d’atmosfera, sottilmente linguistico, mentre lo zibaldone di riferimenti cui l’artista si rapporta appartiene prevalentemente al suo personale vissuto: una grammatica unica che attinge a credenze popolari, tradizioni, riferimenti alla storia e all’attualità, assonanze e decostruzioni peculiari della sua specifica esperienza e sensibilità. Si dettano in questo modo le regole di una personale sintassi artistica, d’impronta fortemente naif, che segue i passi di un’operazione formale sottile e ironica allo stesso tempo: la ricerca e la rappresentazione di un personale inconscio collettivo, di un’ intelligenza orfica, in cui l’immagine prende forma tramite se stessa e ciò che evoca, esiste in funzione di ciò che rimane del suo essere, passate le maglie del setaccio della mente, attraverso gli altri e se stessi;
Biografia
Angelo Montanari
nato a Montecchio Emilia il 15-marzo 1977
Esposizioni Collettive
1999:
• “Artissima 1999” Torino con la Galleria 8,75, Reggio Emilia.
2000:
• “A Contatto.” Galleria 8,75, Reggio Emilia.
2001
• “Condominio Coca-Cola” Galleria 8,75 Reggio Emilia.
• “Big Works” Galleria 8,75 Reggio Emilia.
• “Senza Ragione” Galleria ALPHACENTAURI Parma.
2002:
• “Nuovi Artisti Reggiani” Galleria L’Ottagono Bibbiano (Reggio Emilia).
• “Festival di Ragazzola“ (installazione No-Titolo N2 presso Ragazzola Pr.) Galleria ALPHACENTAURI Parma.
2003
• : “No” (istallazione “12 Cornacchie “) Galleria ALPHACENTAURI Parma.
2004: “
• Campa Cortini Gatti Montanari” presso “La Galerie du Dragun” a Mons, Belgio
2006:
• “Skin” Galleria De Bonis Reggio Emilia
2010:
• Live Painting presso Sorbolo (PR)
2011
• Live Painting presso Sorbolo (PR)
• Live Painting presso Sorbolo (PR)
• progetto per le scuole elementari dell’Appennino reggiano a Toano (RE)
• “Collettiva di Natale” presso la CSArt di Reggio Emilia
2012:
• Collettiva ri-inaugurazione della Galleria Alphacentauri di Parma
2013:
• Collettiva il Gatto della Galleria la Bottega di Merlino Firenze
Esposizioni Personali
2002:
• “NO-TITOLO N.1” (installazione pittorica) Galleria ALPHACENTAURI Parma.
• “Favole Nere in Notti Bianche” Galleria “Studio Jelmoni” Piacenza.
2012
• Viroj kaj Bestoj” galleria Studio Jelmoni di Piacenza
• “Appunti zoologici dalle Terre del prete Gianni” galleria Circuiti Dinamici di Milano
Siti internet/pagine dove poter vedere alcune mie opere
http://www.csart.it/index.html?pg=28&id=622&from=3&idgowner=&addthis=
http://www.csart.it/index.html?pg=28&id=622&from=5&idPg=4&idn=563&ida=622&addthis=
http://www.circuitidinamici.it/dettaglio.asp?ID=291