OPERA IN CONCORSO Sezione Scultura/Installazione
Scultura - Busto di Papa Francesco
busto in bronzo, su: pedana quadrata in legno
160x80x40
Maurizio Rinaudo
nato/a a Venasca (CN)
residenza di lavoro/studio: OSASCO (ITALIA)
iscritto/a dal 16 gen 2014
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
Scultura del Pontefice Bergoglio Busto In bronzo su Pedana in legno
Maurizio Rinaudo nasce a Venasca (Cuneo) il 15 luglio 1946, vive e opera a Osasco e Pinerolo (Torino). Si specializza in meccanica ed elettrotecnica, ottenendo riconoscimenti nel 1978 dall’Unione Industriale di Torino per il progetto di una macchina agricola, il cui brevetto viene depositato a Torino e a Bruxelles.
Negli anni Settanta avvia un’impresa di costruzioni, dedicandosi alla progettazione e alla realizzazione edile. L’inequivocabile attitudine al disegno dimostrata in queste attività progettuali, che tra l’altro richiedono anche capacità grafiche a mano libera, emerge sempre più nitida sollecitando in Maurizio una vera e propria presa di coscienza artistica: inizia pertanto a coltivare assiduamente le tecniche classiche, olio su tela, china e carboncino su carta e la scultura in bronzo. All’interno dell’Associazione Centroparete di Torino, a cui si iscrive, ha modo di conoscere e frequentare diversi artisti d’area torinese, come Barbero, Baretta, Bellomonte, Bortoluz, Bruera, Carena, Manfredi, Marè,
Morino, Mussolini, Paulucci, Prato e altri, oggi scomparsi: il tirocinio associativo e la lunga collaborazione pittorica col prof Paulucci, docente all’Accademia di Torino, affinano notevolmente la mente e la mano dell’artista. Negli anni Ottanta si intensifica
l’attività espositiva in Italia, in Francia e negli Stati Uniti e particolarmente significativa si rivela la mostra personale a Parigi alla Galleria Salammbò.
Negli anni seguenti Rinaudo affida sempre più la propria impresa ai figli per dedicarsi pienamente alla passione della sua vita: l’arte. Istituisce quindi una delegazione regionale della AIAM di Roma, dotandola di una scuola d’arte che viene aperta a Osasco e a Pinerolo, dove si insegnano l’acquerello, l’olio, l’acrilico, la pittura materica o pitto-scultura, la scultura. La perdita del figlio Gualtiero, avvenuta nel 2012, gli apre nuovi orizzonti spirituali che ribadiscono il valore dell’amore e gli fanno scoprire il trinomio della felicità: arte-vita-amore.