OPERA IN CONCORSO Sezione Scultura/Installazione
”Lookin’ through the window”
stampa su alluminio, legno, stiscia led bianca fredda, cartone e plastica
100x120cm
Giulia Raponi
nato/a a Roma
residenza di lavoro/studio: Roma (ITALIA)
iscritto/a dal 14 apr 2014
Altre opere
”Trans-Tsu- Mao-Nsa”
stampa su alluminio, legno, striscia led bianco caldo, cartone e plastica
100x120 cm
Descrizione Opera / Biografia
DESCRIZIONE OPERA
Due mondi: la città e la campagna, da sempre oggetto e scenario affascinanti di confronto e di scontro. Nei prossimi dieci anni 250 milioni di persone, secondo le previsioni del governo cinese, dovranno trasferirsi a vivere dalle campagne nelle città per incrementare i consumi interni. Il nuovo processo di urbanizzazione evoca un futuro denso di opportunità, ma anche pieno di contraddizioni. Come tentare di armonizzare queste due realtà? Il paesaggio urbano o/e quello rurale? Come riuscire a conciliare la bellezza originaria delle splendide campagne, con la vitale e pulsante attività delle megalopoli, invivibili tuttavia per la loro aria irrespirabile? Questa installazione non intende dare delle risposte a quesiti di tale complessità ma proporre spunti di riflessione e di ricerca.
BIOGRAFIA
Giulia Raponi ha studiato scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma durante il progetto Erasmus in Spagna, a Salamanca ha seguito i corsi d’incisione sperimentale del professor Josè Fuentes. A Salamanca, centro artistico cosmopolita, ha incontrato artisti di Taiwan che le hanno permesso di conoscere la cultura e la pittura orientale. Dopo si è trasferita in Francia a Tolosa, dove ha frequentato un corso di Design e Storia dell’Arte presso l’Académie des Beaux-Arts.
Al ritorno a Roma ha lavorato presso un laboratorio di scenografie teatrali specializzato in scultura, “Scenotecnica più” e “Spazio scenico”, laboratorio teatrale specializzato in pittura e fondali dove ha realizzato scenografie per Franco Zeffirelli, Ezio Frigerio, Hugo de Ana, Pierluigi Pieralli…
Quest’esperienza è stata molto importante per la scoperta dei materiali, come la resina epossidica utilizzata per le sculture.
Ha iniziato così una collaborazione con architetti eseguendo pavimenti decorati in resina.
In seguito si è dedicata ad una nuova tecnica pittorica denominata affresco digitale in collaborazione con “Ego creativo” e “Shockline”, specializzandosi nell’applicazione di questa su vari supporti.
Nei suoi quadri come nei bozzetti si trova sempre la materia. La progettazione si sviluppa in un lavoro fatto di strati sovrapposti, dove l’uno non nasconde l’altro, ma lo modifica e lo modella; questa trasparenza rappresenta lo scandire del tempo, il sopraggiungere dei colori modula le varie atmosfere delle opere.
L’utilizzo di carte, stoffe, fotografie, stampe si fonde alla cera liquida e agli inchiostri per descrivere città, paesaggi o personaggi che perdono pian piano la loro origine per diventare altro.
Nel 2001 ha partecipato alla “biennale dei giovani artisti” di Alatri.
Nel 2008 ha partecipato al corso del “Modigliani Institut” e “Bic Lazio” “Imprendil’arte” esponendo tre opere all’asta pubblica.
Nel 2010 ha realizzato le scenografie per un programma televisivo “Cuochi in Famiglia”.
Nel 2011 ha esposto le sue opere “New York Sheets” presso il locale “15 gradi” di Roma.
Nel 2012 ha partecipato alla mostra collettiva “Eco-Creativitiy”
Nel 2014 ha esposto in una mostra collettiva “Urban Country” con quattro installazioni create appositamente per l’evento tenutosi in un loft fotografico a Poggiponsi.
Sempre nel 2014 è selezionata per il premio “Arte Laguna Prize” con l’opera “Ataturk number one” esponendo all’Arsenale, Venezia.
Nello stesso anno vengono pubblicate tre opere nel catalogo “Autori d’immagini-
Annual 2014”.