OPERA IN CONCORSO Sezione Pittura
two
mista, tela
24x18
Fanny Oliva
nato/a a Chieri (To)
residenza di lavoro/studio: Rovereto (ITALIA)
iscritto/a dal 11 apr 2014
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
”Quello che avanza impettito lo vedevo pinguino, quello che camminava flessuoso lo vedevo gatta, la falcata leggera era gazzella, le orecchie grandi e la persona grande e possente si proponeva come elefante, ma vedevo anche intorno a me zanzare e farfalle, formichieri, musi di topo, linci e leoni” Eugenio Scalfari Il corpo nella sua intimità, un corpo fatto di ricordi, sensazioni, vissuti quotidiani. Corpi umani con visi animali; corpi dove al posto delle mani e dei piedi troviamo zampe, zoccoli. L’esigenza nasce dalla necessità di esplorare l’animalità che esiste nell’essere umano. Esiste un rapporto speciale tra l’uomo e l’animale, denso di significati e di fascino da cui non ci si può sottrarre. L’animale diventa simbolo di alcuni aspetti che sono oggetto di ammirazione – forza, la bellezza, la grazia – e di altri che invece spaventano , terrorizzano in cui si possono individuare e attribuire delle caratteristiche umane.