Descrizione Opera / Biografia
#9CFFCE
è il codice esadecimale della tinta nota come Cosmic Turquoise. All’interno di uno studio sullo spettro della luce proveniente da più di duecentomila galassie, due studiosi della Johns Hopkins University identificarono in questa tinta il colore medio dell’universo. Qualche mese dopo tuttavia, si accorsero che questa colorazione era errata, in quanto un bug nel software deputato alla conversione degli spettri registrati in frequenze luminose percepibili dall’occhio umano aveva alterato i risultati. Un errore nella percezione sensoriale ha creato questo colore inesistente, che all’occhio umano appare come una tonalità di verde-azzurro assai tenue e chiara che può anche trovare una connessione con il Pale Blue Dot di Carl Sagan.
Nella costruzione artistica questo colore è proposto in forma di ellisse a richiamare il moto orbitale dei corpi celesti e la struttura stessa con cui comunemente è rappresentato l’universo. In questo immoto vuoto spaziale, le coordinate di una livella laser cercano, esplorano, fino ad individuare un piccolo meteorite, una presa da arrampicata giocattolo (tributo al mio primogenito e appunto appiglio nel senso più ampio del termine) rivestita di particolato e vernice magnetica, che smuove questa superficie di colore pieno. I due fili di luce rossa si incontrano, intrecciano, giocano su di esso e lo ”recognoscono”, portando la mente ad infrangersi con essi. I nove miliardi di nomi di Dio, racconto fantascientifico di Arthur C. Clarke richiamato dalla presenza di alcuni libri di epoche ed edizioni differenti posizionate all’interno dell’installazione, rimanda alla spiritualità universale.
Vincenzo D’Argenio (Benevento, 1982)
nasce come urban artist. Dal 2013 in poi porta avanti un percorso da autodidatta sperimentando fotografia, video e tecniche digitali, lavorando in particolar modo con le matrici fino alla modellazione e all’installazione ambientale. I suoi lavori, attraverso linguaggi versatili, cercano di esprimere stati d’animo intimi riconducibili a esperienze personali che includono il reale messaggio della sua narrazione. E’ laureato in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale a Napoli, giornalista pubblicista è contributor per exibart. Vive e lavora a Bologna.