OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Lupus Hominarius

Lupus Hominarius
fotografia digitale e scansioni, poster su carta blueback 115 gr e stampe su carta canson baryta prestige con cornice a cassetta senza vetro montate su dibond 3mm
80x80cm + 40x40cm + 40x40cm

Noemi Comi

nato/a a Catanzaro
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 04 mag 2023


Under 35

https://www.noemicomi.com/


visualizzazioni: 180

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scansione, poster su carta blueback 115 gr
80x80 cm

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fotografia digitale, stampa su carta canson baryta prestige con cornice a cassetta senza vetro montata su dibond 3mm
40x40cm

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Lupus Hominarius
fotografia digitale, stampa su carta canson baryta prestige con cornice a cassetta senza vetro montata su dibond 3mm
40x40cm

Descrizione Opera / Biografia


LUPUS HOMINARIUS
Lupus Hominarius è un’opera che fa riferimento alle leggende e ai racconti popolari della Calabria, soffermandosi sulla figura del lupo mannaro. L’immagine del lupo è sempre stata quella di una bestia feroce e aggressiva. Essendo infatti più abile e forte dell’uomo, l’animale rivestiva un ruolo totemico e nei rituali sciamanici veniva imitato per propiziare lo spirito. Secondo il folklore calabrese, invece, si poteva diventare licantropi in seguito a maledizioni, infezioni, morsi o patti con il diavolo. Molto spesso venivano praticati riti pagani, soprattutto sui neonati, per prevenire la comparsa di segni legati alla malattia.
La leggenda condivisa da molti paesi della Calabria è quella legata alla ”prima notte di nozze”, in cui la sposa muore per mano del marito licantropo mentre i due stanno consumando il matrimonio. Si tratta infatti per lo più di racconti in cui le donne rivestono ruoli marginali, proprio perché molto spesso nati dal tentativo di infondere terrore e impedire loro di uscire di casa.
Lupus Hominarius offre una nuova lettura dei miti legati ai lupi mannari, una sorta di viaggio antropologico che, grazie alla creazione di immagini distopiche e a tratti inquietanti, mette in luce le ripercussioni che tali leggende stanno avendo società contemporanea.
BIOGRAFIA
Noemi Comi (1996) è un’artista visiva e fotografa concettuale nata a Catanzaro.
Noemi ha studiato fotografia alla LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze, dove si è laureata nel 2020 con Menzione D’onore. Nel 2019 ha ricevuto una Menzione Speciale al Premio Pesaresi per aver costruito un progetto fotografico capace di proporre una estetica innovativa su tematiche complesse come la malattia, la medicina e la scienza. Nel 2020 è tra i vincitori del PhotoVisa Photobook Award e del Premio Basilio Cascella. Nel 2021 ha vinto il Premio Musa Donne Fotografe. Nel 2023, con il progetto Lupus Hominarius, è tra i vincitori nella categoria Creative dei Sony World Photography Awards e del New Post Photography Award.
Nel corso degli anni ha esposto in festival ed istituzioni come Somerset House (Londra), Futuro Arcaico Fest (Bari), Photometria Festival (Greci), Foto Wien (Vienna), Carpi Foto Fest (Carpi), Lagos - Photo Festival Home Museum (Nigeria), Teatro del Popolo (Castelfiorentino), MIA Photo Fair (Milano), Noorderlicht Photo Festival (Groningen), Insight Foto Festival (Varese), Museo Arturo Ghergo (Montefano), Interphoto Festival (Białystok), Phest (Monopoli), Careof (Milano), Gibellina Photoroad (Gibellina), Sparzio Arte Contemporanea (Induno), Biennale della Fotografia Femminile (Mantova) e Asp Gallery – Contemporary Lynx (Cracovia).
È attualmente iscritta al Biennio di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). Le sue opere sono in continua evoluzione e seguono percorsi multidisciplinari, dominati da colori acidi e atmosfere surreali.