Descrizione Opera / Biografia
Partendo dal concetto teologico della Pietà, la figura nella forma ne riprende la tradizione iconografica, specialmente nel capolavoro michelangiolesco. Tuttavia essa, orfana nel grembo, si dispone al valore della Pietà negata, rivolgendo lo sguardo laddove giaceva il figlio. Eppure, la superficie rimossa non più percepita come privazione, ma come diverso linguaggio figurativo rispetto alla pittura, può essere interpretata identificando la donna come figura cristologica, riappropriatasi della Pietà perduta. In tal senso il sentimento di pietà si manifesta attraverso il darsi dell’opera stessa, offerta o sacrificio rappresentato da una pittura intimamente legata al suo supporto il quale diviene esso stesso opera. Le viscere della figura corrispondono a quelle della tavola, abbattendo così la dicotomia tra pittura e supporto. Pertanto viene meno la concezione di pittura come spazio illusorio, laddove a tradire l’artificio è proprio il suo fondamento.