Descrizione Opera / Biografia
La demenza
L’Italia, si sa, è un paese che sta invecchiando; in aumento i “meno giovani” e il numero dei “giovani” si riduce sempre più.
Con le nascite in forte calo, il rapporto tra giovani e anziani, nella nostra penisola, si ferma al bilancio del 2022 che vede un bambino ogni 5 persone anziane.
Con l’avanzare dell’età, le difficoltà fisiche e psichiche sono sempre più frequenti e, come vediamo nelle nostre comunità o viviamo in prima persona in ambito familiare, molti di questi anziani, a vari livelli, hanno bisogno di assistenza specifica professionale.
Purtroppo quando, in molti casi, ciò che viene a mancare è l’autosufficienza, si deve ricorrere all’aiuto di strutture specializzate all’assistenza con addetti che supportano e si prendono cura di queste persone in difficoltà.
È proprio da qui che nasce la mia opera: da un’esperienza vissuta in prima persona. Infatti, per poter far visita ad una mia nonna, sono entrato in contatto la realtà delle residenze per anziani.
Ricordo ancora che nei grandi saloni incontravo alcune persone che leggevano, guardavano la tv, socializzavano tra loro, facevano attività con gli animatori-educatori.
Non per tutti però queste attività erano possibili. Molte persone avevano evidenti difficoltà mentali- cognitive e il loro sguardo fissava il vuoto senza alcuna interazione con le persone vicine o gli operatori presenti.
La realizzazione di quest’opera, con titolo “La Demenza”, mi ha proprio portato a riflettere su queste realtà e la loro importanza.
Il soggetto del dipinto è, infatti, un signore anziano ripreso mentre guarda il vuoto. Gli occhi sono fissi, immobili, vacui, perso nei meandri della sua mente, come se fosse in un mondo “tutto suo”.
Il mio intento, nel realizzare quest’opera, è quello di fare una dedica sotto forma di elaborato artistico per dare una voce diversa alla condizione di questi nostri anziani; una sorta di “ci sono anch’io, non dimenticatemi”. Sono ancora qui, in questo mondo, nonostante la vecchiaia o la malattia.