Descrizione Opera / Biografia
RADICI
Ho fatto uno studio ripercorrendo il mio passato analizzando il tema “Estinzione” da un punto di vista personale. Nello specifico, la mia esperienza da bambina in Marocco con la mia famiglia: le giornate trascorse a casa, le usanze della mia cultura, le feste ancestrali e i concetti di fede della mia religione. Ho deciso di ricreare uno spazio che richiamasse le mie origini, ora in via di estinzione, e allo stesso tempo uno spazio con un riferimento all’ospitalità.
L’installazione Radici si compone di due elementi chiave, il tappeto e la porta. Il tappeto è un invito all’accoglienza in quanto è un oggetto che ospita persone per condividere pasti, momenti quotidiani ma anche la condivisione di riti religiosi e feste ancestrali. La porta riprende il concetto di ospitalità e fungerà da mihrab, elemento importante nelle moschee arabe. È orientato verso la Qibla, la direzione della mecca, e rappresenta il sancta sanctorum della moschea. Il tappeto è lavorato artigianalmente con la farina, riprendendo le usanze di un tempo.
Biografia:
Sono Mohammed, nato nel 95 in Marocco in una piccola città nei pressi di Marrakesh, qualche anno dopo io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nel nord Italia.
Sono un artista che lavora con il richiamo delle sue origini con l’obiettivo di valorizzarlo e abbattere lo stereotipo, creando ponti tra culture e facendole dialogare, attualmente lavorando nel team di Fabrica (residenza artistica in Italia).
Nel 2022 ho avuto l’opportunità di frequentare la residenza artistica di Fabrica, che mi ha commissionato la realizzazione del mio progetto Radici, un lavoro molto significativo per me.
Nel 2019 ho iniziato a lavorare su un mio progetto personale intitolato Egira (che significa migrazione - spostamento), una collezione di lastre artistiche costruite con disegni e modelli che ricordano il Marocco. Egira è costruita intorno all’archetipo della porta, un luogo di transito dove si può accogliere il mistero, aprirsi a nuove visioni, e cercare di rivelare un abisso. Seguendo i dettami dell’architettura araba (islamica) rivisitati in chiave contemporanea, le porte sono il risultato di un lavoro preciso e meticoloso. Modelli geometrici astratti e materiali poveri come la carta vengono utilizzati per far apparire gli spazi e scomparire attraverso la sovrapposizione di diversi fogli intagliati a mano.
La necessità di rappresentare le porte nasce dal bisogno intrinseco e personale di accogliere, di aprirsi a culture diverse in una realtà dinamica per la quale il movimento è una necessità.
Nel 2018 ho conseguito il diploma accademico di Graphic Design & Art Direction alla NABA di Milano, dove ho inziato il mio percorso professonale come Designer.