Descrizione Opera / Biografia
L’opera ”Viglia” è un tributo alla memoria e alla nostalgia, intessuto di simbolismo e profonda emotività. Al centro dell’opera si erge una fotografia elaborata con intelligenza artificiale, che ritrae il Luna Park abbandonato di Tehran, una volta vivace e gioioso, ora avvolto nel silenzio e nell’oblio. La presenza della donna con l’hijab, sola e seduta sulla giostra, aggiunge un elemento di intimità. Le complesse geometrie dello specchio lavorato attorno all’immagine evocano i dettagli decorativi delle cultura islamica. Questo tessuto riflettente cattura e amplifica la luce, generando un effetto di profondità e mistero, allusione ai ricordi vissuti dall’artista. La scelta del titolo ”Viglia” evoca il concetto persiano di un neo sulla pelle che si forma prima della nascita, associato al momento di un’eclissi lunare, suggerendo una connessione metaforica tra il ciclo della vita e l’abbandono del Luna Park. Questo luogo, una volta fervente di vita e divertimento, è ora avvolto nella quiete della memoria, aperto alla riflessione e contemplazione.La presenza della prigione per reati politici nelle vicinanze del Luna Park aggiunge un’ulteriore dimensione di complessità e tragica bellezza all’opera. I prigionieri, confinati nei loro luoghi di privazione e oppressione, potevano scorgere le luci delle giostre e udire i risolini dei bambini, un sottile ma potente simbolo di speranza e libertà nel mezzo dell’oscurità.In ”Viglia”, Roshanaei offre uno sguardo intimo e commovente alla sua personale esperienza e alla memoria collettiva della sua terra, trasformando un Luna Park dimenticato in un monumento di bellezza e significato duraturo.