Descrizione Opera / Biografia
Negli ultimi anni i disturbi psicologici, come depressione e ansia, si stanno diffondendo in modo esponenziale e parallelamente si sta aprendo un dibattito sul ruolo che il capitalismo ricopre in questa epidemia silenziosa.
Il contesto urbano delle grandi città ci restituisce l’immagine di una comunità disgregata che valorizza la produttività e la competizione e composta da individui all’incessante ricerca del raggiungimento del benessere performante. Di fronte ad un futuro che ha le sembianze di una minaccia più che di una promessa, ci sentiamo impotenti. Siamo incapaci di innescare un vero cambiamento all’esterno ma possiamo cambiare la percezione che abbiamo della realtà, creando il nostro spazio individuale in cui prendiamo le distanze dalla frenesia, la guardiamo dall’esterno senza farci travolgere.
“FRE-MI” consiste in un’installazione video che documenta situazioni di affollamento e caos cittadini, rallentati però a 240 fps e alterati cromaticamente in modo da rendere il blu il colore dominante (secondo alcuni principi della cromoterapia, il blu risulta essere per l’occhio umano un colore favorevole al rilassamento). Il tutto viene accompagnato da diversi suoni catturati durante le riprese e trasformati in melodie dalla frequenza di 528 hz, la cosiddetta “frequenza del miracolo”. L’oasi di “rilassamento e benessere” in cui si trova lo spettatore durante la visione rappresenta lo spazio individuale dal quale ognuno di noi può osservare la realtà proteggendosi da essa.