‘CLASH’ (2023) che significa scontro, è un video astratto sperimentale che ha fatto parte dell’installazione site-specific ‘LEFTOVERS’, esposta alla Pan Gallery di Firenze lo scorso Novembre. Questo lavoro esplora la tensione tra le realtà fisica e digitale. L’artista ha usato l’app 3D scanning e AR (Realtà Aumentata) e ha ricreato i modelli 3d di varie composizioni scultoree e pittoriche, le quali conseguentemente sono state sovrapposte tra di loro. Si viene a creare così un ‘limbo’ tra il fisico e il digitale. Durante l’editing è stata data maggiore importanza a quei dettagli del video in cui si nota il glitch, il problema tecnico dove si crea uno sconfinamento, una lotta tra la parte digitale e quella fisica.
Linda Ann Cipriani (Livorno,1995) è un’artista multidisciplinare. La sua pratica artistica è fortemente basata sulla sperimentazione e l’appropriazione dei materiali. Con la creazione di installazioni multimediali site-specific si interessa di spingere sia la dimensione fisica che quella digitale. Il suo lavoro mira a mettere in discussione l’idea di pittura tenendo conto dell’era digitalizzata in cui viviamo. Attraverso la frammentazione, il gioco, l’errore, la stratificazione e l’uso di colori artificiali crea un’esperienza estetica che mostra il dominio della visualizzazione e dell’immagine che sta saturando la nostra vita quotidiana. Le piace osservare come la tecnologia modella la nostra percezione e il nostro rapporto con lo spazio fisico. Le sue installazioni immersive mescolano gli elementi fisici e digitali tra di loro, enfatizzando i glitch e le limitazioni della tecnologia.
Ha conseguito una laurea triennale in Fine Arts & Film Studies (2018) e un Master MFA in Fine Arts (2020) alla Oxford Brookes University ottenendo lo Student Art Prize. Attualmente continua le sue ricerche artistiche nel suo studio a Livorno. Recentemente è stata tra i finalisti del concorso internazionale We Art Open Worldwide di Venezia. Inoltre Il suo lavoro è stato selezionato da varie Open calls tra cui POMA (Platform of Open Media Art, Slovacchia) e ADAF (Athens Digital Art Festival).
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