Descrizione Opera / Biografia
Il quadro è composto da due carte di dimensioni diverse (il busto e le mani sono disgiunte), unite sotto un’unica cornice.
La figura dell’orante è apparsa principalmente nell’arte cristiana e, dunque, solitamente si pensa che sia un simbolo esclusivamente cristiano, normalmente con la figura in veduta frontale, con le braccia alzate all’altezza delle spalle, in gesto di preghiera. In questo quadro la figura cristiana dell’orante si apre ad altre letture, in particolare, vuole rappresentare uno dei momenti (e delle posizioni) assunte dal musulmano, durante una delle sue cinque preghiere quotidiane. Il quadro vuole essere una metafora dell’arte, tappeto di preghiera per l’artista, a cui ci si dedica con umiltà, dedizione e disciplina. Come in tutti i miei quadri, il fondo bianco neutro sulla quale si staglia la figura, rappresenta un certo spazio: apparentemente collocati in nonluoghi, in realtà si tratta dello “spazio dell’Io”, lo spazio vissuto, lo spaz-IO, di per sé esaustivo e di cui non sento l’esigenza di tracciarne dettagli, suggerendo possibili sfondi.
Ogni mia opera vuole essere una narrazione di come un corpo abita – o disabita – il mondo, il mondo degli altri, e il proprio corpo, che è il luogo per eccellenza, la casa, citando Melanie Klein.
Gli occhi sbarrati dell’orante (il musulmano, a differenza del cristiano, tiene gli occhi ben aperti) lo mettono in relazione con un ”lassù” a cui ambisce, dis-abitando il mondo per la durata della preghiera. Totalmente presente, totalmente assente.
Per la biografia: http://www.lauraforghieri.com/biography/