OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Finestra sull'anima - mare mosso

Finestra sull'anima - mare mosso
scultura tessile, scultura in cime nautiche di recupero, verniciatura acrilica, finitura in resina epossidica, struttura in ferro.
54x143x16 cm

La Giacco

nato/a a L’Aquila
residenza di lavoro/studio: Golfo Aranci, ITALIA


iscritto/a dal 17 mar 2023

https://www.emanuelagiacco.com/


visualizzazioni: 122

SHARE THIS

Altre opere

 | Una finestra sull’anima - mistero

Una finestra sull’anima - mistero
scultura tessile, scultura in cime nautiche di recupero, verniciatura acrilica, finitura in resina epossidica, struttura lignea
30x30x15 cm

 | Una finestra sull’anima - amore

Una finestra sull’anima - amore
scultura tessile, scultura in cime nautiche di recupero, verniciatura acrilica, finitura in resina epossidica, struttura lignea
30x30x11

 | Una finestra sull’anima - equilibrio

Una finestra sull’anima - equilibrio
scultura tessile, scultura in cime nautiche di recupero, verniciatura acrilica, finitura in resina epossidica, struttura lignea
30x30x11 cm

Descrizione Opera / Biografia


BIOGRAFIA
Nasco a L’Aquila nel 1983, mostro la mia propensione per l’arte fin da bambina. Nei salotti di un mio zio antiquario venivo rapita dalle opere per ore, mantengo vivido nel mio cuore questo pensiero, piccina piccina mi rivedo lì, immobile, rapita dalle grandiose tele del 600. Ma la mia creatività si incontra e si scontra con la parallela formazione scientifica. Mi laureo infatti in Ingegneria, e inizio un percorso di artista-ingegnere che mi porta presto ad un bivio. Il mio trasferimento a Roma, nel 2012, segna un grande cambiamento. La continua lotta tra sogno e logica mi induce a condurre una vita energica, segnata da una costante metamorfosi, rafforzata dall’incontro con il presidente della Fondazione Giorgio ed Isa De Chirico, Prof. Paolo Picozza, con il quale, nel dicembre 2016, organizzo la mia prima mostra personale presso la sede della Fondazione di via dei Tre Orologi. Decido da lì in poi di dedicarmi completamente alla mia passione più profonda: l’arte. Altro angelo incontrato nel mio cammino è Marina Mattei, curatrice archeologa dei Musei Capitolini, figura che diventa presto per me mentore nonché amica. Nel 2017 inizio a vivere tra Roma e Salerno, alternando l’energia della Costiera Amalfitana alla potente carica di Roma. Da allora inizio a partecipare a mostre per aprirmi al confronto con gli artisti e all’incontro costante con il pubblico, accogliendo sfide diverse per forma e contenuto. Ho esposto a Roma, Palermo, Genova, Torino, Milano, L’Aquila, Poltu Quatu, Porto Rotondo, Mantova, La Spezia, Firenze, Parigi, Bruges, Barcellona, Venezia. Mi sposto nuovamente su L’Aquila nel 2019 , lì ho il piacere di collaborare con il maestro Raimondo Tiberio, avvicinandomi così al mondo della scultura. In piena pandemia, nell’aprile del 2020 mi trasferisco in Sardegna, dove vivo tutt’ora, l’energia di questi territori è così intensa da permettere di avvicinarmi a qualcosa di più materico, alle corde dei miei dipinti accosto istallazioni di cime nautiche, così la mia prima scultura tessile, vince in agosto il primo premio della IV edizione “Le Quai Des Artistes” a Porto Rotondo, fortemente voluta dal Conte Luigi Doná dalle Rose con la sua fondazione. Di lì in poi continuo lavorare sul capitolo di opere relativo alle sculture tessili, realizzate con cime nautiche dismesse, opere d’arte che siano portavoce dell’amore per il nostro pianeta, focalizzando così l’attenzione sulla tematica ambientale, cercando di coinvolgere il più possibile il pubblico, le organizzazioni e gli enti che in qualche modo possano contribuire a salvaguardare quanto abbiamo di più prezioso: la Terra, la nostra casa.
DESCRIZIONE OPERA
Questa opera intitolata “finestra sull’Anima – Mare mosso” rientra nel capitolo di opere che raccontano dell’anima, ogni opera di questo capitolo indaga su uno specifico stato d’animo.
Racconta delle emozioni che si celano nel profondo di ognuno di noi.
In questa opera si indaga un preciso stato d’animo associandolo ad una immagine molto forte, quella del mare mosso. Questo accade probabilmente quando nella quotidianità ci allontaniamo dal nostro sentire per farci governare dalla razio, anestetizzati dalla nostra mente.
Arriverà il momento in cui il nostro sentire si risveglierà con l’impeto di un mare mosso, in quel momento ci sentiamo governati da forze esterne che ci condizionano, siamo in balia delle onde delle nostre emozioni ma al contempo ci sentiamo più vivi che mai, con sensazioni esasperate e violente che nel bene e nel male ci permettono di ascoltare le nostre emozioni più nascoste.
Le sensazioni di pancia, il nostro corpo e tutte le sue reazioni come indicatori. Forse oggi, in un sistema che ci vuole veloci ed efficienti, in un sistema dove tutto viene monitorato, calcolato e corretto, stiamo perdendo il contatto con noi stessi?