Pelle Morta è una installazione audiovisiva dalle dimensioni rettangolari (con risoluzione 1080x1920px) che ho creato specificamente per il Combat Prize 2023. Il video ricalca le dimensioni di un reel di Instagram e scimmiotta, anche grazie all’animazione dei testi, l’estetica e la grammatica di una storia pubblica nelle piattaforme social (Instagram, Facebook, Snapchat...).
L’opera è stata progettata con l’intento di raccontare della ferita chirurgica come agente esterno e ’infetto’ di un corpo vivo - la contraddizione interna che si vive durante una ricostruzione epidermica: il morto si sovrappone al vivo e obbliga a una comunione.
Ho costruito la forma del lavoro pensando alla narrazione dei social; l’esperienza biografica viene svuotata dalla sua sensibilità e dal suo valore umano. Il fatto è racchiuso in frasi coincise e disilluse, mentre il video risulta stretto e raccolto, coerente a ciò che viene raccontato ma comunque esterno, quasi aleatorio.
Lo spettatore è interrogato sul valore della ricostruzione e della futilità - la sutura è un veleno e la temporaneità del digitale riflette quello della materia.