Descrizione Opera / Biografia
L’opera ”Rewriting I”, fa parte di una serie pittorica, intitolata ”Rewriting”, che riflette sul processo di continua riscrittura e rimessa a fuoco di uno stesso soggetto o di una stessa memoria.
Nel dipinto è rappresentato un autoritratto, in cui l’immagine del soggetto, che appare sfocata, incerta, si rigenera e viene ridefinita a partire da sè stessa, dalla sua stessa materia, dando origine ad una nuova immagine, una nuova apparenza, che si sovrappone alla prima, e che nel tentativo di produrre un soggetto più definito, genera un’immagine che risulta essere ancora più indefinita, liquida, allontanandosi sempre di più dall’immagine di origine e da una definizione.
Il soggetto diviene sempre più fantasmico, incerto; la soglia tra definito e indefinito è perennemente messa in discussione, instabile, l’immagine di origine si perde, venendo sommersa e diventando pian piano irriconoscibile.
L’opera vuole riflettere sul processo di ridefinizione e quindi di riscrittura di un soggetto dinamico, imprendibile, che muta nel tempo, come una memoria che ci appare offuscata, sfuggente e che cerchiamo di ridefinire partendo e attingendo dalla sua stessa materia, dai quei pochi frammenti che ci rimangono.
Gloria Franzin (Treviso 1999), attualmente frequenta il Biennio Specialistico di Arti visive-Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2022 partecipa al programma Erasmus, studiando presso ArtEZ University of the Arts, Enschede, NL. Nel 2021 consegue il diploma di laurea triennale in Pittura presso l’Academia di Belle Arti di Bologna.
Prediligendo il medium della pittura, le sue opere e la sua ricerca artistica si focalizzano e affrontano tematiche quali la memoria, in particolare i processi di creazione, conservazione, appropriazione e riscrittura della memoria e delle immagini mentali, e la stratificazione, intesa come incrocio, incontro e sovrapposizione di molteplici sguardi altri su uno stesso soggetto o oggetto. La pittura diventa una pratica in qualche modo anche performativa, che ripropone e analizza dei processi mentali, una pratica che si articola nel tempo, che generano delle dimensioni in cui le soglie familiare e non familiare, definizione ed indefinitezza si sovrappongono e restano aperte, aprendo l’immagine a nuove visioni, nuove configurazioni soggettive.