OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Πλαστιλεῖμμα #4

Πλαστιλεῖμμα #4
ceramica raku, termoplastica, sabbia nera, vetro, ferro,
132 x 26 x 26 cm

Giovanni Chiamenti

nato/a a Verona
residenza di lavoro/studio: Verona, ITALIA


iscritto/a dal 27 apr 2023


Under 35

https://www.giovannichiamenti.com/


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Altre opere

 | Πλαστιλεῖμμα #4

Πλαστιλεῖμμα #4
ceramica raku, termoplastica, sabbia nera, vetro, ferro, ceramica raku, termoplastica, sabbia nera, vetro, ferro
132 x 26 x 26 cm

 | Πλαστιλεῖμμα #4

Πλαστιλεῖμμα #4
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132 x 26 x 26 cm

 | Πλαστιλεῖμμα #1

Πλαστιλεῖμμα #1
ceramica raku, termoplastica, sabbia nera, vetro, ferro, ceramica raku, termoplastica, sabbia nera, vetro, ferro
132 x 28 x 28 cm

Descrizione Opera / Biografia


Πλαστιλεῖμμα (Plastileimma) è un neologismo coniato dall’artista che potrebbe essere tradotto in “discendente dalla plasmabilità” e deriva dalle parole πλαστός: modellabile, plasmabile, inventato, finto e λεῖμμα: resto, residuo, discendenza.
Si tratta di una serie di opere in ceramica e termoplastica appartenenti al progetto ”Interspecies Kin” che riguarda la creazione di un archivio speculativo di specie, ibridi tra animali e piante che potrebbero svilupparsi nelle profondità marine in un futuro prossimo, in grado di integrare all’interno del loro processo evolutivo le microplastiche prodotte dall’uomo e diventare quindi anch’esse in parte fatte di plastica.
Il progetto è frutto della ricerca portata avanti durante la residenza dell’artista alla NARS Foundation (Brooklyn, NY), supportata dall’Italian Council nel 2022, durante la quale ha collaborato con il Community Biolab Genspace per lo sviluppo di plastiche biodegradabili provenienti da Kappa carragenina e chitosano.
Durante il corso dell’anno ha attivato un dialogo e uno scambio con: Kyle Frischkorn, microbiologo marino americano specializzato in studi oceanografici; Massimo Bagnani, ingegnere biomedico dell’ETH di Zurigo (CH) che si occupa dello sviluppo di bioplastiche; Oscar Salguero, curatore/ricercatore di artists books sui temi interspecie e postumano.
In questo modo il lavoro si è posizionato all’interno del binomio arte-scienza per esplorare future alternative evoluzionistiche, prendendo come riferimenti gli ultimi studi portati avanti in ambito scientifico tra cui la scoperta di batteri e funghi in grado di demolire completamente le microplastiche contenute negli oceani cibandosene.
Quest’ultima evoluzione del progetto vuole presentare quelli che potrebbero essere i resti di queste creature aliene ormai morte e di cui resta solo la struttura ossea e la plastica di cui erano ormai composte. Il display si ispira alle classiche teche da museo delle scienze naturali anche se la cupola ci riporta a una dimensione sacrale poichè in sud Italia quest’oggetto di solito custodisce le statuette votive.
Giovanni Chiamenti (Verona, 1992) attualmente vive e lavora tra Milano e Verona. Dopo una formazione classica decide si iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 2012. Consegue il diploma di laurea magistrale in Pittura presso lo stesso istituto nel 2017. Nel corso dell’anno 2016/17 intraprende il programma di scambio Erasmus+ presso l’Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles. Ha esposto in diverse mostre collettive in Italia e all’estero presso NARS Foundation (New York, USA), Museo delle Mura (Roma, IT), Atelier 34zèro Muzeum (Bruxelles, BE), Artemis Gallery (Lisbona, PT), Galería Fran Reus (Palma di Maiorca, ES). Partecipa a workshop con artisti internazionali tra cui Jorge Peris e Mathieu Bernard-Reymond. Nel 2018 è stato in residenza presso la School Of Visual Arts di New York e tra i finalisti del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. Nel 2019 è stato uno degli artisti in residenza presso VIR viafarini-in-residence (Milano), VIAINDUSTRIAE (Foligno) e The Blank Contemporary Art (Bergamo). Nel 2020 è stato vincitore ex aequo del COMBAT Prize nella sezione Video. Nel 2021 è tra i finalisti di Exibart Prize e Talent Prize, inaugura due mostre personali presso Galleria Marrocco (Napoli,IT) e Galleria Daniele Agostini (Lugano,CH) ed è uno dei vincitori dell’Italian Council 10 ottenendo un grant di ricerca per una residenza alla NARS Foundation di New York. Nel 2022 inaugura una mostra personale a Spazio Volta (Bergamo, IT). Nel 2023 esce il suo primo libro “Interspecies Kin” con VIAINDUSTRIAE Publishing ed è il vincitore del Premio E.ART.H di Eataly Art House (Verona, IT).