Quel che resta è un estratto di mondo, un frame del quotidiano, una scansione del manto stradale di uno spazio residuale. Le figure si dissolvono, appaiono disseminate come polvere sulla superficie planare; esiste e persiste solo la micro-traccia, forse è un pixel. I punti sono tracce di campioni prelevati da porzioni del tessuto urbano. Dall’analisi della composizione è possibile rintracciare in ‘Quel che resta’ un suggerimento celato alla magnifica opera di Cagnaccio di San Pietro: Dopo l’orgia.
bio
Nata a Caracas, Venezuela, nel 1977, vive e lavora a Bari. Nel 2023 è artista in residenza per il Vis à Vis, Fuoriluogo26, programma internazionale di residenze artistiche ed è finalista per Arte Laguna e Arteam Cup per la sezione scultura/installazione; ha la menzione come ‘miglior opera concettuale’ per la II edizione del Premio Sparti; nel 2022 è vincitrice della targa oro del Premio Arte per la sezione pittura; nel 2021 segue il workshop/residenza Ramo 6.0, a cura di Giuliana Benassi con Francesco Arena come artista tutor; Nel 2020 è vincitrice del premio acquisto per Malamegi, LAB17; nel 2019 è tra gli artisti selezionati per Pop Now, Nuove Identità̀ nelle arti pugliesi, a cura di Michela Laporta, segue un workshop sui processi alternativi di sviluppo fotografico, con l’artista Hanna Fletcher, presso la Bright Room a Londra e nel 2017 il Manuale per artisti a cura di Ivan Quaroni a Milano; Nel 2021 è co-fon- datrice del progetto OMAR ed è ideatrice di Home Theatre- open studio project.
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