OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Senza titolo (Har har Mahadev)

Senza titolo (Har har Mahadev)
acrilico e vernice spray, tela
150 x 180 cm

Edoardo Ongarato

nato/a a Castelfranco Veneto
residenza di lavoro/studio: Castelfranco Veneto, ITALIA


iscritto/a dal 18 mag 2023


Under 35

https://www.instagram.com/edoardo.ongarato/


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acrilico, olio, tela
100 x 100 cm

Descrizione Opera / Biografia


Nelle circostanze prevalenti della produzione di identità basata sul consumo e dell’avvento delle nuove tecnologie digitali e corporee, il free party è arrivato come un’esperienza super sensoriale che, nella sua concatenazione di significato, offre utili spunti sulle possibilità della religione postmoderna e/o della spiriualità alternativa contemporanea.
Siti che ospitano spiritualità alternative, divenendo luoghi d’esplorazione per quei creatori “ipersincretici” di sé.
La festa da ballo consente l’esplorazione di nuovi percorsi, rivitalizzando modelli culturali ormai dimenticati e rivendicando tutti quei valori che stanno venendo abbandonati durante lo sviluppo della società odierna, la quale sta vivendo una forte crisi della cooperazione. L’intento è quello di analizzare il materiale per far emergere le dinamiche, i punti focali e le complessità della cultura delle feste intesa come fenomeno religioso. Come rito.
Come un contemporaneo-antico rituale tribale. Chiaramente, la cultura rave non costituisce la religione come la pensiamo tradizionalmente e, di conseguenza, non si adatta perfettamente all’analisi religiosa standard. La modalità di trasmissione, infatti, è estremamente legata alla musica, al modo di riceverla ed elaborarla, all’amplificazione intesa sia come elettronica sia sensoriale, alle proiezioni digitali e mentali, alla danza, alle interazioni sociali e all’ingestione di sostanze. L’elemento centrale che ne definisce la dimensione religiosa è sicuramente il “significato qualitativo della natura dell’esperienza”. Nel caso dei rave, più nello specifico nei rituali psytrance, la chiave per disimballare il loro significato spirituale e religioso sta nel comprendere gli intensi stati esperienziali che essi stessi generano nell’individuo, stati analoghi a una varietà di esperienze religiose classiche: l’incontro con il numinoso come struttura centrale di ordinamento per gli esseri umani.
BIO
Edoardo Ongarato nasce a Castelfranco Veneto nel 1994, si diploma al triennio di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2021, vive e lavora tra Castelfranco e Venezia.
2023
- Ultraviolenta, / installazione presso Spazio X, CSO Django, Treviso
2022
- Opera / pubblicazione
a cura di Attivacultural project;
- Artefici del nostro tempo 2022 /Terzo classificato, categoria Videoarte
a cura di Comune di Venezia in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Forte Marghera, Venis Spa e Vela Spa (VE);
- Gnessulògo, Esposizione al Mu.Pa. di Torre di Mosto (VE)
a cura di Dario Pinton e Luca Cecchetto, Museo del Paesaggio, Torre di Mosto (VE);
- 104ma Collettiva Giovani Artisti /selezionato
a cura di Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di piazza San Marco (VE)
2021
- Artefici del nostro tempo 2021 /selezionato
a cura di Comune di Venezia in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Forte Marghera, Venis Spa e Vela Spa;
- Preferirei di no, lo spazio utopico della rappresentazione
a cura di Stefano Cecchetto e Fondazione Bevilacqua LaMasa, Galleria San Marco, Venezia;
- Vetrine accese
a cura di Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, galleria San Marco, Venezia
2020
- Residenza artistica, presso Istituzione Fondazione Bevilacqua La masa, Venezia
2019
- Lampi, micromostre personali
a cura di Mirella Brugnerotto ed Elena Armellini, Accademia di Belle Arti di Venezia / Atelièr;
- Premio Artkeys 2019
a cura dell’associazione culturale Blow Up, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni presso il Castello Angioino Aragonese di Agropoli (IT)