OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Essiccazioni - Tra cinque punti a infinito

Essiccazioni - Tra cinque punti a infinito
concia di corpo fruttifero, pannello vegetale
100x70 cm

Cristina Barbieri

nato/a a Reggio Emilia
residenza di lavoro/studio: Nonantola, ITALIA


iscritto/a dal 03 mag 2023

http://www.barbiericristina.com


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Descrizione Opera / Biografia


L’essiccazione è un trattamento termico che rimuove la quasi totalità dell’acqua contenuta in un alimento, in un corpo, in un ambiente, nell’uomo.
La mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. L’aridità degli esseri umani emerge prepotente, disperata e vigliacca, poichè troppo presi dal proprio egoismo per accorgersi del disastro personale e collettivo dietro l’angolo. Esistenze tra loro apparentemente diverse e distanti sono destinate a sfiorarsi, a toccarsi per poi finire ad incrociarsi.
In un mondo controllato dai media dove il cinismo e il politicamente corretto imperversano, in un universo social fuori controllo specchio narcisistico della realtà e facile sfogatoio di frustrazioni, in una classe politica assente ed incapace di dare risposte e trovare soluzioni, in una povertà sociale, culturale e materiale che si trasforma facilmente in rabbia e lotta per la sopravvivenza, esiste un unico modo per salvarsi: farlo insieme.
La radice latina della parola stravagante rimanda al vagare fuori, oltre.
Così il micelio vaga senza sosta al di fuori e oltre i propri limiti, limiti che non sono mai prestabiliti. Esso è un corpo privo di schema corporeo, si espande, ma in qualche modo deve poter restare in contatto con se stesso.
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BIO
Nasco a Reggio Emilia dove studio presso l’Istituto d’Arte Gaetano Chierici diplomandomi come Maestro d’Arte nella sezione ”Oreficeria-Metalli” e contemporaneamente conseguo una specializzazione presso il medesimo Istituto nel ramo della Scultura in Marmo. Dopo anni vissuti a Milano in cui lavoro nel campo dell’intrattenimento musicale ad alti livelli, nel 2008 torno stabilmente in Emilia Romagna, precisamente a Nonantola, dove tutt’ora abito e lavoro. In parallelo creo anche un marchio di gioielli dal nome ”Ergot”. Negli anni a venire riesco ad ottenere premi e riconoscimenti a livello nazionale in concorsi per artisti emergenti tra cui Paratissima Talents nel 2022 e rientrare come finalista della prima edizione del Premio Fondazione Modigliani 2022 sezione pittura, con cui nasce ed inizia una splendida collaborazione ad oggi esistente. Sul finire dell’anno comincio ad interessarmi alla bioarte ed alla biodiversità che mi porta ad intraprendere un percorso di ricerca molto immersivo verso la micologia.

I funghi digeriscono il mondo lì dov’è, poi lo assorbono nel loro corpo. Essi non si nutrono introducendo il cibo nel loro corpo, bensì introducendo il loro corpo nel cibo. Come l’artista con la propria arte. Per questo ho sentito fin da subito un feeling speciale con loro che mi ha spinta ad esplorare sempre di più il loro regno. Il mio intento è quello di portare il fruitore a riflettere sul significato di intelligenza, che non è solo umana o artificile, ma anche e sopratutto sensoriale. Emozionale. Materia ed energia sono oscure perché non ne sappiamo nulla, così come l’ignoto celato dal buio che spesso risiede nell’anima, ecco perchè è importante far sempre emergere quella luce che vi è nascosta in profondità. Per fare questo, decido di abbandonare definitivamente l’idea di avvalermi di una sola disciplina come strumento di espressione e sfruttare di volta in volta quella che si rivela più efficace rispetto a ciò che necessito di creare, prediligendo tecniche miste che mi aiutano a scoprire modi nuovi di raccontare mondi sconosciuti.