Cellule e intelligenza artificiale
L’assemblamento prevalentemente verde dei neuroni viene elaborato dall’artista ricontestualizzandolo in un ambiente tecnologico, un rimando all’intelligenza artificiale. L’immagine simboleggia l’unione tra la biologia, la mano formata dalle unità cellulari e la tecnologia espressa dalla mano con il codice binario, nel dipinto su tela in giallo, due aspetti che possono coesistere reciprocamente a beneficio dell’uomo.
Lo scheletro delle cellule, fotografate al microscopio dalla ricercatrice Ester Piovesana è visibile in verde GFP dalla colorazione della proteina neuronale β-III-Tubulina. Le parti in giallo corrispondono alla co-presenza del verde e del rosso mCherry con cui è stata trattata la proteina Tau. In blu Hoechst sono colorati i nuclei cellulari. In quest’opera viene integrato l’uso della realtà aumentata con l’integrazione di microchips. Inquadrando con lo smartphone si può vedere l’opera in movimento.