Descrizione Opera / Biografia
C’è un punto di rottura che divide l’essere umano dal suo simile, un meccanismo asincrono che crea un conflitto, e che molto probabilmente porterà uno dei due o entrambi alla distruzione. La ricchezza è una tra le prime leve che spinge un’individuo a correre più veloce di un’altro, o saltare più in alto, inventare, realizzare, costruire sempre più dell’altro. Ma più della ricchezza è il potere ad attrarre ogni uomo o quasi. Quell’illusione di onnipotenza che nella storia ha portato l’uomo a voler essere Dio ha generato grandi catastrofi. Alimento dell’ego che eleva ad uno “status optimum” fine a se stesso, senza altruismo, coscienza, amore ne umiltà. Un potere distruttivo, possessivo in antitesi con tutto ciò che è vitale, dedicato e sacrificato per l’altro come solo un vero Dio* è in grado di fare.
Ho immaginato con l’atto di dipingere di poter cambiare le nostre sorti, pensando oltre le mode ad un messaggio che potesse far riflettere, destabilizzare o addirittura convertire una rotta, sublimare dal profondo un malessere in qualcosa di buono.
Ad oggi siamo ancora in guerra, in tante guerre, il commercio delle armi nucleari e’ in continua crescita. Sempre più paesi sono in possesso di armi nucleari, questo prodotto è una delle più grandi azioni di marketing usato come deterrente, come garanzia, come sicurezza preventiva nel grande gioco di business che è la guerra!
Ho realizzato su una grande tela la scomposizione dell’esplosione di una bomba atomica, come manifesto di protesta contro ogni guerra, contro il male, contro la strage degli innocenti. Un atto creativo per gridare che non e’ tardi per convertire: potere, denaro e vite umane ad un valore più alto! Anche nel nostro microcosmo dove non ci sono attacchi missilistici viviamo dei conflitti quotidiani causati dal denaro, dal potere, dall’invidia, dalla rivalsa, dal predominio. In fondo siamo in guerra ogni giorno anche noi dentro il nostro cuore ma possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo e perdere una parte del nostro io per aggiungerla al tu. Osservando l’opera da una lunga distanza (8 mt ca) con gli occhi socchiusi, scorgiamo l’immagine realistica del dramma, un atto della storia di un recente passato, realmente accaduto dal sapore amarissimo di struggente sofferenza e sgomento. Ma se cambiamo punto di vista e ci avviciniamo a 1 mt circa da essa, percepiamo la nuova immagine, una nuova visione. L’energia del colore e la scomposizione poligonale aprono a nuovi orizzonti interpretativi a future visioni. Una lotta visiva che invita a cambiare il senso dell’immagine e a non arrendersi alla speranza. Decomporre come sfogo ad esternare un sentimento di rabbia racchiusa, la volontà di scomporla distruggerla e cambiarne il significato.
“Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione”. Picasso
Ho sentito parlare di “cessate il fuoco permanente”, di “…illusione di pace permanente…”
Ho sentito bambini occidentali (quelli che non sono in guerra) pregare per la fine di tutte le guerre.
Ho sentito parlare che siamo in troppi sul pianeta, di chi ha paura a mettere al mondo dei figli.
Ho sentito parlare di salvare il pianeta, di essere sostenibili, di eliminare la plastica, delle emissioni di Co2.
Ho sentito parlare di schiavitù moderna e di intelligenza artificiale che cambierà il mondo! Molti sono preoccupati, ben venga! usiamola per porre fine al male e a tutte le guerre in atto!
Siamo ancora in tempo a dare un senso maggiore alla nostra esistenza, alla gioia di vivere, alla nostra felicità?
*il Riferimento a Dio è da intendere per ogni religione.
PROGETTO PITTORICO DECOMPOSE
Il progetto “Decompose” è un percorso di evoluzione figurativa, un processo di scomposizione dell’immagine in poligoni. L’immagine ri-plasmata in un nuovo codice genera una duplice visione in base al punto di vista da cui si guarda l’opera. Se osservando l’opera da un punto di vista ravvicinato si percepisce la “nuova immagine”, evoluta e astratta, allontandosi invece si percepisce la sua matrice storica e figurativa. In questo movimento temporale si crea un gioco di inaspettate visioni. L’intenzione finale è quella di generare un’opera moderna e antica al contempo e di percepirne lo scorrere del tempo in base al punto di vista da cui la si osserva.
“Se le distruzioni grandi (come guerre o calamità) o piccole, che viviamo nel microcosmo quotidiano, non ci annientano definitivamente, possiamo forse trovare una nuova linfa nel ri-creare “la nuova immagine” e un nuovo io.
BIO
Nasce a Milano il 6 aprile ’79. Nel ’90 il suo primo incontro con l’arte alla Scuole Medie. Nel ’00 si diploma come grafico pubblicitario. Si sposa a 24 anni e con la moglie Paola avranno 5 figli, fino al ’15 lavora in varie agenzie parallelamente dipinge ed espone in Lombardia. Attualmente grafico, artista e responsabile del team creativo presso il centro di innovazione di Accenture Milano. Selezionato al premio Arte ed. 2023 Cairo Editore, realizza alcune copertine per Automobile Club Milano