Entrambi i lavori nascono ad Aprile di quest’anno, in una primavera insolitamente uggiosa, grigia e fredda. A questo si aggiunge la festa del Qingming, la festa dei morti in Cina, che cade esattamente nello stesso periodo. Questa festa però oltre ad essere un momento di malinconia, se non tristezza, è anche la festa che marca il passaggio dall’inverno alla primavera, dal freddo al caldo, dalla virtuale morte della natura alla vita. Il quadro vuole fare la stessa cosa, emulando con i suoi grigi irregolari un cielo nuvoloso che si apre e placa, come accade anche a noi nella nostra vita quando dopo un momento di spegnimento e raccolta ci rialziamo e riapriamo al mondo, tornando a vivere.
Xiao Huang, artista cinese nata nel 1998 in Cina, si trasferisce in Italia nel 2016 e si laurea nel 2020 in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Attualmente frequenta il corso di pittura di secondo livello all’Accademia di Belle Arti di Roma.