Descrizione Opera / Biografia
Questo quadro interpreta l’oggetto come un corpo: fisico, vegetale, spirituale. Sono altrettanti stadi dalla base verso l’alto, passando per gli snodi della linfa, le protuberanze, cicatrici e ferite che si rifiutano di esibire il sangue, fino alla sublimazione di un volo pindarico come uno slancio insurrezionale. Una sottile semplicità, dal momento che il gesto qui accetta la mediazione, per il ritrovamento di un’eleganza, fortemente messa a rischio, dopo la critica da tempo decretata della bellezza. Ciò comporta un recupero della memoria e di accondiscendere ad assomigliare a tutti i pittori senza ricordarne nessuno in particolare: non, la scuola, ma la traccia. Il corpo si pone nello spazio come un testimone, o come i ”fucili” dell’avanguardia, ”da passarsi di mano in mano”.