Descrizione Opera / Biografia
L’ex voto è un oggetto offerto alla divinità per ringraziare di un favore (PGR, per grazia ricevuta), o per ingraziare una grazia che deve ancora avvenire.
I favori richiesti riguardano spesso la sfera della salute fisica del credente, (che sia malattia, un incidente o un’operazione) infatti l’ex voto rappresenta spesso la parte anatomica soggetta al problema che si chiede di risolvere a Dio o al santo, o che sia già stato risolto divinamente.
L’ex voto è un pezzo materiale che fa da tramite tra credenti e creduti, sancisce i patti tra terreno e ultraterreno. L’oggetto è carico di speranza, gratitudine, e devozione profonda.
La mia ricerca progettuale si è rivolta all’occhio come parte anatomica.
Con quest’opera non intendo ringraziare Dio per non essere cieca, o ingraziarmi un miglioramento nelle doti visive.
L’occhio è l’elemento fondamentale per un artista, disegnare significa saper vedere davvero la realtà.
Gli occhi sono la nostra personalissima finestra sul mondo, l’emblema dell’individualità.
Ma non solo, l’occhio può essere il simbolo massimo del controllo.
Se si considera l’aspetto della religione connesso al dominio e alla supervisione; un dio che ci guarda sempre, conosce ogni nostra azione; è possibile prendere proprio l’occhio come simbolo dello sguardo divino giudicante.
L’impatto nella cultura occidentale del cristianesimo, e più specificatamente in Italia del cattolicesimo, permea ogni strato del nostro tessuto sociale e culturale.
Un impatto che purtroppo controlla, consciamente o inconsciamente, le vite di oggi, e non solo, le scelte legislative e il senso comune.
Prendendo un simbolo cristiano come il rosario, ma sostituendo le sue perle con dei bulbi oculari, voglio dare l’occasione di riflettere sul ruolo che ha avuto la religione nella vita delle persone, siano esse cristiane o religiose.
L’effetto di inquietudine o disgusto che possono provocare le perle del mio rosario sono solo l’inizio per questa conversazione. A ogni perla una riflessione.
Il rosario è appeso su un espositore in legno che ricorda la forma di un tabernacolo, sempre riprendendo la simbologia cristiana. Il velluto bordeaux e la passamaneria dorata aiutano ad emanare l’aura di antico e regale che emanano le chiese e tutti gli artefatti che si trovano all’interno di esse.
La collocazione ideale sarebbe al di sopra dell’altare in una chiesa cattolica.
Irene Peressin studia al liceo artistico statale a Venezia, dove frequenta la sezione di arti figurative.