Descrizione Opera / Biografia
Il luogo dove ora abito, il Monferrato piemontese, e entrato nel mio campo visivo, ispirandomi. Le impressioni che mi suscita sono ricordate non in maniera diretta, ma fissandone il ricordo: brevi schizzi dove registro le mie sensazioni che poi elaboro. Utilizzo prevalentemente la china, il collage, e l’acrilico. Questo periodo di riflessione intimista, in contrapposizione alla ridondanza delle immagini, cose, oggetti che ci circondano, mi ha spinto ad amare gli spazi liberi e vuoti, ritrovati nel paesaggio che mi circonda, spingendomi verso una dimensione estetica tra l’arcaico, l’art brut, ma mai ingenua (naïf). Lo definirei un underground agreste. Cosi come il Monferrato che trae vigore dal sottosuolo: le cave di cemento, i tartufi, le radici delle viti, gli infernot (le cantine scavate nella pietra tufacea, recentemente premiate dall’Unesco), cerco di immergermi nei sotterranei del inconscio collettivo dei suoi abitanti che hanno riplasmato il paesaggio, la vegetazione aspra, con le colture e le sue case. Tutto questo non scordando le esperienze artistiche del 900 e l’estetica orientale della pittura a china.