OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano Montreal + doppia linea temporale e intervalli

Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano Montreal + doppia linea temporale e intervalli
tecnica mista, policarbonato su tela
60 x 90 cm

Pietro Dente

nato/a a Padova
residenza di lavoro/studio: Rovolon (PD), ITALIA


iscritto/a dal 01 mag 2020

https://pietrodente.it/


visualizzazioni: 686

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Descrizione Opera / Biografia


Aria dura con doppia linea temporale e intervalli.
La linea temporale nasce dall’interazione tra l’artista e il caso.
La linea è una vera e propria linea tracciata dall’artista sulla superficie della lastra di policarbonato, rispettando un colore e un tempo limitato ottenuto da procedimenti casuali (solitamente il lancio di uno o più dadi). La linea segue i contorni degli elementi del paesaggio che si viene a costruire nel quadro, inglobando vari elementi (grattacieli, strade, piazze, palazzi, ...) senza tenere conto dei confini tra uno e l’altro, andando così a creare delle masse omogenee dello stesso colore.
In Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano - Montreal ho avuto l’esigenza di spezzare la prima parte del paesaggio, che procedeva con tinte scure (blu, nero, verde, marrone, grigio) con colori più accesi. Ho deciso perciò di utilizzare due linee temporali, una rossa e una arancione, realizzando anche interazioni color oro ad intervalli regolari di tempo, con la prima linea temporale.
La lunghezza delle linee è stata determinata tramite alcuni lanci di dado (dadi tradizionali a 6 facce e altre varianti), per cui la linea rossa è risultata di 4:01 minuti, gli intervalli di 0:07 secondi, mentre la linea arancione di 2:64 minuti, ovvero 3:04. Ogni 0:07 secondi sono quindi intervenuto sulla linea rossa con piccoli inserti d’oro.
Al termine dell’esecuzione delle linee così calcolate, ho continuato a disegnare il paesaggio urbano con linee del colore opposto a quello delle linee temporali.
Per quanto riguarda la tela, ho convertito la durata delle linee temporali in cm, moltiplicandola x 10, in maniera da adattare le misure al supporto di 90x60 cm. Pertanto, partendo da sinistra, ho ottenuto uno spazio di 40,1 cm da riempire con una base rossa come la linea da cui è stato ottenuto il valore, ed uno spazio di 30,4 cm da riempire con l’arancione. Gli intervalli oro della linea rossa convertiti risulterebbero di solamente 0,7 cm, perciò li ho moltiplicati ancora x 10 ottenendo un valore di 7 cm. Per coerenza, ho aggiunto 10 cm agli spazi rosso e arancione (5cm a testa). Infine ho determinato gli spessori degli intervalli di 7 cm mediante procedimento casuale e ho deciso di usare dei colori complementari al contrario (blu sul rosso e verde sull’arancio) per dipingere il primo quadrante, che è quindi risultato rosso con linee oro + blu, il secondo arancione + verde, mentre il piccolo spazio rimasto verde + blu.
La linea temporale scalza le decisioni personali dell’artista, creando una parte indipendente e monocroma del paesaggio, con cui poi dovrà integrarsi e interagire l’autore nel costruire il resto dell’opera, sfidandolo a soluzioni impreviste e sempre nuove.
Biografia (estratto)
Pietro Dente nasce nel 1977 a Padova dove frequenta il liceo artistico Sacro Cuore, prosegue poi gli studi presso il D.A.M.S. di Bologna indirizzo Arte dove si laurea nel 2003 con la tesi in Letteratura Artistica La luce: dalla rappresentazione all’utilizzazione. Amplia i suoi interessi artistici frequentando corsi di grafica, design, musica e fotografia.
Dopo gli esordi caratterizzati da un mix di astrattismo, surrealismo, dadaismo, computer-art e neo-medievalismo inizia a concepire una tecnica nuova che, anche grazie ad alcuni viaggi in metropoli come Berlino e Londra, sfocerà pian piano nell’attuale stile dell’artista.
Inizia quindi a comporre opere su 2 livelli: il primo è costituito da una lastra di policarbonato dipinta con colori a rilievo raffigurante scorci più o meno colorati di grandi metropoli, il secondo è costituito dalla tela sottostante dipinta con acrilici stratificati e trattati secondo particolari metodi. Le 2 superfici unendosi creano un’unica composizione ove i livelli si fondono creando nuove soluzioni percettive. Inoltre la lastra è posta in modo da creare un effetto ondulato che fuoriesce dal quadro donandogli la terza dimensione; ciò avvicina maggiormente l’osservatore all’opera (che cerca di guadagnare maggior spazio nel “mondo reale”) e crea nel contempo effetti di ombre e riflessi che mutano col movimento di chi osserva.
Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui: Metropolitan Embedded Systems III, Personale a cura di Maria Giovanna Dal Tin, San Gregorio Art Gallery, Venezia 2019; Just for dreamers, Federica Morandi Art Project, Magenta (MI) 2018; Urban waves, Personale a cura di Berardino Nicola, Galleria OrtArte, Orta San Giulio (NO) 2018; Affordable Art Fair Milano, Galleria Berga, 2018, Paratissima 14, Galleria Independent artists, Torino 2018; Pop Art: dai Grandi Maestri agli Artisti contemporanei, Federica Morandi Art Project, Magenta (MI) 2018; Art3f International Contemporary Art Fair, Galleria Independent artists, Luxembourg; Arte Vicenza 2018, Galleria Berga, Vicenza; Twelve Months of London, Personale a cura di Art Apartments e Meet Art Projects, Londra 2017, Fiera Arte Padova, Galleria Zanini Arte (MN) 2017...