Descrizione Opera / Biografia
REBIRTH
L’opera fotografica è parte di un progetto più ampio legato al tema del sogno, punto di partenze ma anche di arrivo, fonte di ispirazione che l’artista tramuta nell’opera stessa. La reminiscenza onirica si fa mezzo attraverso cui Fabrizio Ceccardi sceglie di dare voce a visioni archiviate nella memoria, che si traducono in uno scenario che mescola contemporaneo e anacronistico, omaggiando l’arte.
La fotografia è dunque il risultato finale, ma anche strumento indispensabile a immortalare la costruzione scenica. Lo scenario, chiuso e allo stesso tempo sconfinato, condensa e fonde lo spazio infinito, ripreso dall’opera di Yayoi Kusama, con la primavera botticelliana, dando visibilità al sogno, alla luce, alla rinascita tanto sperata e raggiungibile solo attraverso l’arte. In un lucido fantasticare, l’artista mette insieme elementi raccolti nella veglia e rivissuti all’interno di una visione: il riflettere degli specchi, che moltiplica all’infinito il fiorire della primavera, rappresenta la forza della natura e il suo continuo possibile rinnovarsi. I corpi danzano ed esistono sormontati da una tempestata di fiori, calpestano un manto floreale che richiama la vita, il divenire, il creare e il rinascere dopo un periodo di sonno, quiete, assopimento, letargo e incoscienza, riconducibile anche al momento storico odierno. Prerogativa degli uomini è la tensione alla vita e il desiderio di sbocciare, bramosia dell’artista è possedere la bellezza dell’arte e averne padronanza. Attraverso la fotografia diventa possibile ogni tentativo di circoscrivere e contenere il fluire della vita.
Silvia Nonaizzi
BIOGRAFIA tratta dal volume” Landscape” edito da Silvana Editoriale 2017
Fabrizio Ceccardi vive e lavora tra Reggio Emilia e Milano. Il suo percorso creativo inizia a metà anni settanta, periodo in cui frequenta importanti artisti concettuali e fotografi. Partecipa alla stagione artistica delle performance, documentando diverse di queste azioni. In quegli anni iniziano i suoi primi progetti, che lo porteranno a usare la polaroid di grande formato e a sviluppare un percorso creativo con la tecnica del Polaroid Transfer. Metodo innovativo con cui Ceccardi interviene sulla superficie dell’opera: cancellando e sfumando alcune parti dell’immagine, ottiene pezzi unici, e si allontana dall’idea tradizionale di fotografia seriale.
Inizia così un percorso che lo porterà a esporre in Italia e all’estero. La sua ricerca artistica rivolge sempre uno sguardo particolare all’arte, che affianca nei suoi lunghi periodi di lavoro a Roma, e nell’incontro con l’artista Giosetta Fioroni. Tra i due artisti nascerà una lunga e profonda amicizia che porterà a diverse collaborazioni e progetti editoriali. Il lavoro di Ceccardi prosegue oggi con progetti e opere in grande formato, con la collaborazione di gallerie internazionali. I suoi lavori sono esposti in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui: Parigi, Strasburgo, Tolosa, Biarritz, e poi Roma, Ferrara, Mantova, Bologna, Milano. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni con importanti editori Italiani e stranieri.