Descrizione Opera / Biografia
L’opera realizzata con tecnica puntinista, vuol essere una riflessione poetica sul concetto di libertà tramite un accostamento estatico fra animale nel suo mondo/gabbia e due bambini nel corrispettivo ambiente familiare del parco residenziale. Chiaramente l’opera è stata concepita nel periodo di quarantena e ad essa fa riferimento esplicito.
La sua ricerca si fonda quindi su trame di piccoli punti di colore (olio e raramente acrilico preferito per la fase iniziale di un’opera) sovrapposte in lente stesure che vanno via via a comporre un’immagine evanescente. Un riflesso mentale dell’immagine che inizialmente ha davanti agli occhi, nel suo studio/giardino.
L’altro aspetto che sente importante nel suo lavoro è il tema dell’ironia e della leggerezza che si manifesta nella ricerca di particolari soggetti e rapporti cromatici come a mantenere un equilibrio con l’aspetto esistenziale più drammatico.
Così nelle sue composizioni (termine molto amato dall’artista in quanto frutto della ricerca di equilibri spaziali geometrici e delicati pesi visivi di cromie) si affacciano temi simbolici come la gabbia rotta da un piccolo uccelletto, iPhone distrutti, piccoli burattini, microcosmi arborei fatti di trame di segni che Vaccari restituisce in modo personale con lenta ripetizione di un singolo punto o tratto, oltre l’osservazione immediata, si va a comporre l’ordito mentale dell’opera.
Attualmente vive e lavora a Rosignano Solvay, Livorno dove insegna Arte e Immagine alla scuola media statale G.Fattori.
Collaborazioni : Galleria IL Ponte 04 Pieve Cento
CRA GALLERY Torino