Descrizione Opera / Biografia
Interferenze del Desiderio
Uno scultore ed un fotografo si incontrano. Il contatto tra la matericità del legno grezzo e la superficie sensuale della pelle nuda innesca delle tensioni sensoriali che oscillano tra il desiderio e la repulsione: le interferenze, un’emotività di confine che chiamiamo erotismo metafisico. In questo processo di contaminazione il legno, strutturato come superficie significante, viene elevato a soggetto senziente e desiderante, mentre la pelle si dissolve in quanto parte del corpo per diventare anch’essa frammento ed acquisire nuovo senso.
Carlo Strano
Nella mia ricerca assemblo materiali grezzi per generare spazi metafisici. Come in un processo di proliferazione cellulare, ripeto ossessivamente elementi geometrici elementari, formando agglomerati via via più complessi. Strutture indefinite che richiamano architetture labirintiche o figure totemiche. Giocando sul limite tra informe e formato, tra astratto e simbolico, elaboraro un linguaggio di elementi archetipici riferiti alle dimensioni del desiderio e del sacro.
Nato a Venezia nel 1975. Vivo e lavoro nell’entroterra veneziano. Nel mio approccio teorico traspare l’influenza degli studi sociologici, svolti a Roma, La Sapienza, con tesi sull’immaginario del corpo maschile nel 2007. Esplorando l’estetica metafisica passo dalla pittura, utilizzata fin dal 1990, al video. Dal 1996 al 2009 lavoro come regista, direttore della fotografia e scenografo per piccole produzioni cine-televisive andate in onda su SKY o proiettate in circuiti indipendenti.
2014
SugarPulp Underground Party, collettiva multidisciplinare, Sottopasso della Stua, Padova.
Sparsi al vento, video-caffè-teatro evento sperimentale , CRC Utopya, Abano Terme.
2013
Postqards, collettiva a cura di Marta Cereda, Circoloquadro, Milano
Tegumento-La voce del corpo, collettiva a cura di Vittorio Comi, Osnago, Lecco.
Premio Artelaguna, collettiva dei finalisti a cura di Igor Zanti, Arsenale, Venezia.
Statements 2013, collettiva a cura di Ivan Quaroni, Circoloquadro, Milano.
2012
Sine Timore, collettiva al New Generation Festival a cura di Matteo Vanzan, Palazzo Pisani, Vicenza.
StART, personale al Sugarpulp Festival, centro San Gaetano, Padova.
Premio Celeste, segnalazione.
Alessandro Tegon
Sono un fotografo italiano che vive e lavora nell’entroterra veneziano. Per me la fotografia è passione, necessità e terapia. E’ il mezzo con cui posso tanto cristalizzare l’ineffabile fluire del tempo quanto condurre precise ricerche formali ed estetiche, è ciò che mi permette un’esplorazione catartica della realtà oltre a fornire un appiglio nel mio divenire. Tra le varie mostre:
2015, Utopya Creativ Center, Abano Terme, Padova.
2014 Bistrot de Venise, San Marco, Venezia.