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OPERA IN CONCORSO  Sezione Pittura

Silvia Greco | Gigante rossa
vedi ad alta risoluzione

Gigante rossa
smalto e foglia rame, tela
100x70x4,5

Silvia Greco

nato/a a Fucecchio

residenza di lavoro/studio: Empoli (ITALIA)

iscritto/a dal 18 apr 2015

http://www.silviagreco.it

Altre opere

Silvia Greco | Al di là dell’orizzonte

vedi ad alta risoluzione

Al di là dell’orizzonte
stucco smalto e foglia argento, tela, con stampa fotografica
100x70x4,5

Silvia Greco | Finto Blu

vedi ad alta risoluzione

Finto Blu
smalto e acrilico e foglia argento, tela
100x50x4,5

Silvia Greco | polare

vedi ad alta risoluzione

polare
acrilico stuco e foglia rame, tela doppia
100x100x4,5

Descrizione Opera / Biografia


Nata nel 1977, ho compiuto studi artistici, prima il Liceo e poi l’Accademia delle Belle arti, a Firenze. Parallelamente all’attività professionale di Visual merchandiser ho portato avanti la mia personale esplorazione di nuovi linguaggi espressivi.
La continua ricerca di un equilibrio formale ed esteticamente appagante, tipica del mio lavoro, mi ha indotta a una riflessione profonda, confluita in una ricerca pittorica volta a sviluppare un concetto di spazialità sconfinata, in cui il gioco dei contrasti tra vuoti e pieni e tra luci ed ombre diventano protagonisti; le tele che compongono il quadro, separate ma integrate tra loro, spingono il nostro occhio a continuare a percepire il colore anche dove non c’è, a farsi abbagliare dal metallo e infine inequivocabilmente dall’energia del tratto pittorico, illudendone la percezione in un gioco ingannevole di spazio (colore) assente.
I dipinti, raffinatissimi nella rigorosa selezione dei materiali e dei colori, attraverso un gioco di volumi, di materici usi del colore e delle foglie metalliche, creano costellazioni, pianeti e stelle che rimandano all’idea ancestrale di ricerca dell’infinito a cui da sempre l’uomo anela.
Interpretando lo spazio cosmico come un’apertura sull’universo interiore queste stelle luminose esplodono di luce sul volto di chi osserva, assorbendone totalmente lo sguardo, fino a farlo perdere nell’energia stessa che le ha generate. Ed ecco che ogni pennellata, ogni gesto pittorico, diventano parti integranti di un processo di “perdita” di concezione del tempo e dello spazio che eleva lo spirito dell’osservatore in una nuova dimensione.
Le esperienze lavorative, la continua ricerca di equilibrio formale ma ha indotta a una riflessione estetica profonda,. I pieni i vuoti, il concetto di una spazialità sconfinata mi hanno indotto ad una ricerca estetica profonda confluita con scelte inevitabili come i supporti su cui le opere vengono poste, le tele che vanno a comporre il quadro, separate ma integrate tra loro, le pause appunto di pieni e vuoti spingono i nostro occhio a continuare a percepire il colore, a farsi abbagliare dal metallo e infine inequivocabilmente dall’energia del tratto pittorico