OPERA IN CONCORSO Sezione Pittura
Mondo cristallizzato
acrilici e carburo di silicio, tavola
110x155,5
Chiara Ricardi
nato/a a: Milano
residenza di lavoro/studio: Varese (ITALIA)
iscritto/a dal 19 apr 2013
sito web: http://www.chiararicardi.eu
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
Il percorso che ho seguito dalla pittura alla scultura ha origine da un’esigenza insieme espressiva e costruttiva e nasce da un lato dallo studio delle armonie e dei contrasti tra ritmi, colori e forme, dall’altro dall’interesse per i materiali: le terre, i metalli, la sabbia, i loro colori naturali e quelli conseguenti ad un processo di ossidazione o cottura, le diverse superfici, la diversa fisicità, messi in rapporto tra loro sul piano e nello spazio.
La superficie delle tele o delle lastre di terracotta e di metallo diviene un luogo di relazioni, ove dialogano segni, ferite, screpolature circolari o labirintiche, corrosioni, figure geometriche talvolta accostate e moltiplicate oppure ripetute in modo speculare.
Le immagini che ne risultano non sono il risultato di un approccio puramente istintivo o gestuale, ma la visualizzazione “organizzata” di un percorso emotivo, la costruzione di un racconto.
Il ciclo delle Mineralogie si nutre della duplice fascinazione per la geometria organica della natura, con le sue leggi di accrescimento, progressione e frammentazione, e per la materia minerale a base di ferro e silicio utilizzata nei dipinti. Come già nella serie di sculture e installazioni in cui sviluppo il tema della foresta, l’intento mimetico evocato fin nelle titolazioni non si esprime in una riproduzione meramente formale del modello di natura ma cerca piuttosto di tradurne le tensioni nel ritmo, nella struttura geometrica, nei materiali.
Le Mineralogie raccontano di un mondo cristallizzato, fossile, stratificato, ove si rintracciano presenze antiche, impronte, o si possono ripercorrere anfratti e recessi che svelano geometrie e concrezioni.
Tali racconti si fondono su una voluta ambiguità spaziale che di volta in volta recupera il centro prospettico della pittura rinascimentale, o utilizza una prospettiva dall’alto che pare abbracciare vasti orizzonti topografici o ancora si serve di uno sguardo più analitico e ravvicinato che indaga dettagli e presenze di un microcosmo minerale.